Home Actor Pif HD Photos and Wallpapers September 2022 Pif Instagram - Nel 30esimo anniversario della strage di #Capaci ho pensato: una persona che nasce nel 2022, probabilmente, considera le stragi del 1992 come fatti importanti ma lontani. E più passa il tempo, più sarà difficile farle capire che non si tratta di un capitolo chiuso, ma che riguarda anche lei. Dove c’è un cambio generazionale, ci dev’essere un cambio nel modo di raccontare la #mafia. Quando la mafia evolve, deve evolvere anche il modo di parlarne. Conoscere la storia della lotta alla mafia ti insegna tante cose che vanno oltre al dovere morale di opporsi. Ti educa ad andare in senso contrario e in maniera ostinata se è il caso. E spesso è il caso. A farlo anche quando si è circondati da gente che non fa altro che ripeterti: «È sempre andata così, cosa vuoi cambiare?». O quando ti ripetono la frase del Gattopardo che dice che tutto deve cambiare perché tutto rimanga come prima. Negli anni passati, decidere di combattere la mafia perché un giorno venisse realmente sconfitta era ritenuto completamente folle. Chi lo faceva era considerato un sognatore. Sconfiggere la mafia era un’utopia. Eppure oggi un bambino di #Palermo ha una vita migliore rispetto a quella che ho avuto io alla sua età. E questo lo si deve ai sogni e alle utopie di qualcuno che ci ha creduto. E se questo qualcuno è stato isolato, calunniato e poi ucciso, è successo perché era circondato da gente che non ha mai avuto questi sogni. Io oggi sono a Palermo per festeggiare #GiovanniFalcone, #FrancescaMorvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo e tutti i ragazzi del Quarto Savona Quindici (la scorta di #Falcone). Lo so che la parola "festeggiare" potrebbe stonare, ma io voglio non solo ricordarli, ma festeggiarli con tutta la gioia possibile. Se ci limitiamo a raccontare soltanto l’ultima parte della loro vita, quella più drammatica, facciamo loro un torto. Dobbiamo raccontare il loro essere straordinari nell’assoluta normalità. La loro ostinata volontà di voler cambiare le cose. È grazie a questo atteggiamento che c’è stato un reale cambiamento. Ciò, forse, ci costringe a interrogarci su cosa stiamo facendo invece noi, nella nostra vita, contro le mafie. ✍️ @pif_iltestimone

Pif Instagram – Nel 30esimo anniversario della strage di #Capaci ho pensato: una persona che nasce nel 2022, probabilmente, considera le stragi del 1992 come fatti importanti ma lontani. E più passa il tempo, più sarà difficile farle capire che non si tratta di un capitolo chiuso, ma che riguarda anche lei. Dove c’è un cambio generazionale, ci dev’essere un cambio nel modo di raccontare la #mafia. Quando la mafia evolve, deve evolvere anche il modo di parlarne. Conoscere la storia della lotta alla mafia ti insegna tante cose che vanno oltre al dovere morale di opporsi. Ti educa ad andare in senso contrario e in maniera ostinata se è il caso. E spesso è il caso. A farlo anche quando si è circondati da gente che non fa altro che ripeterti: «È sempre andata così, cosa vuoi cambiare?». O quando ti ripetono la frase del Gattopardo che dice che tutto deve cambiare perché tutto rimanga come prima. Negli anni passati, decidere di combattere la mafia perché un giorno venisse realmente sconfitta era ritenuto completamente folle. Chi lo faceva era considerato un sognatore. Sconfiggere la mafia era un’utopia. Eppure oggi un bambino di #Palermo ha una vita migliore rispetto a quella che ho avuto io alla sua età. E questo lo si deve ai sogni e alle utopie di qualcuno che ci ha creduto. E se questo qualcuno è stato isolato, calunniato e poi ucciso, è successo perché era circondato da gente che non ha mai avuto questi sogni. Io oggi sono a Palermo per festeggiare #GiovanniFalcone, #FrancescaMorvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo e tutti i ragazzi del Quarto Savona Quindici (la scorta di #Falcone). Lo so che la parola “festeggiare” potrebbe stonare, ma io voglio non solo ricordarli, ma festeggiarli con tutta la gioia possibile. Se ci limitiamo a raccontare soltanto l’ultima parte della loro vita, quella più drammatica, facciamo loro un torto. Dobbiamo raccontare il loro essere straordinari nell’assoluta normalità. La loro ostinata volontà di voler cambiare le cose. È grazie a questo atteggiamento che c’è stato un reale cambiamento. Ciò, forse, ci costringe a interrogarci su cosa stiamo facendo invece noi, nella nostra vita, contro le mafie. ✍️ @pif_iltestimone

Pif Instagram - Nel 30esimo anniversario della strage di #Capaci ho pensato: una persona che nasce nel 2022, probabilmente, considera le stragi del 1992 come fatti importanti ma lontani. E più passa il tempo, più sarà difficile farle capire che non si tratta di un capitolo chiuso, ma che riguarda anche lei. Dove c’è un cambio generazionale, ci dev’essere un cambio nel modo di raccontare la #mafia. Quando la mafia evolve, deve evolvere anche il modo di parlarne. Conoscere la storia della lotta alla mafia ti insegna tante cose che vanno oltre al dovere morale di opporsi. Ti educa ad andare in senso contrario e in maniera ostinata se è il caso. E spesso è il caso. A farlo anche quando si è circondati da gente che non fa altro che ripeterti: «È sempre andata così, cosa vuoi cambiare?». O quando ti ripetono la frase del Gattopardo che dice che tutto deve cambiare perché tutto rimanga come prima. Negli anni passati, decidere di combattere la mafia perché un giorno venisse realmente sconfitta era ritenuto completamente folle. Chi lo faceva era considerato un sognatore. Sconfiggere la mafia era un’utopia. Eppure oggi un bambino di #Palermo ha una vita migliore rispetto a quella che ho avuto io alla sua età. E questo lo si deve ai sogni e alle utopie di qualcuno che ci ha creduto. E se questo qualcuno è stato isolato, calunniato e poi ucciso, è successo perché era circondato da gente che non ha mai avuto questi sogni. Io oggi sono a Palermo per festeggiare #GiovanniFalcone, #FrancescaMorvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo e tutti i ragazzi del Quarto Savona Quindici (la scorta di #Falcone). Lo so che la parola "festeggiare" potrebbe stonare, ma io voglio non solo ricordarli, ma festeggiarli con tutta la gioia possibile. Se ci limitiamo a raccontare soltanto l’ultima parte della loro vita, quella più drammatica, facciamo loro un torto. Dobbiamo raccontare il loro essere straordinari nell’assoluta normalità. La loro ostinata volontà di voler cambiare le cose. È grazie a questo atteggiamento che c’è stato un reale cambiamento. Ciò, forse, ci costringe a interrogarci su cosa stiamo facendo invece noi, nella nostra vita, contro le mafie. ✍️ @pif_iltestimone

Pif Instagram – Nel 30esimo anniversario della strage di #Capaci ho pensato: una persona che nasce nel 2022, probabilmente, considera le stragi del 1992 come fatti importanti ma lontani. E più passa il tempo, più sarà difficile farle capire che non si tratta di un capitolo chiuso, ma che riguarda anche lei.

Dove c’è un cambio generazionale, ci dev’essere un cambio nel modo di raccontare la #mafia. Quando la mafia evolve, deve evolvere anche il modo di parlarne. Conoscere la storia della lotta alla mafia ti insegna tante cose che vanno oltre al dovere morale di opporsi. Ti educa ad andare in senso contrario e in maniera ostinata se è il caso. E spesso è il caso. A farlo anche quando si è circondati da gente che non fa altro che ripeterti: «È sempre andata così, cosa vuoi cambiare?». O quando ti ripetono la frase del Gattopardo che dice che tutto deve cambiare perché tutto rimanga come prima.

Negli anni passati, decidere di combattere la mafia perché un giorno venisse realmente sconfitta era ritenuto completamente folle. Chi lo faceva era considerato un sognatore. Sconfiggere la mafia era un’utopia. Eppure oggi un bambino di #Palermo ha una vita migliore rispetto a quella che ho avuto io alla sua età. E questo lo si deve ai sogni e alle utopie di qualcuno che ci ha creduto. E se questo qualcuno è stato isolato, calunniato e poi ucciso, è successo perché era circondato da gente che non ha mai avuto questi sogni.

Io oggi sono a Palermo per festeggiare #GiovanniFalcone, #FrancescaMorvillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo e tutti i ragazzi del Quarto Savona Quindici (la scorta di #Falcone). Lo so che la parola “festeggiare” potrebbe stonare, ma io voglio non solo ricordarli, ma festeggiarli con tutta la gioia possibile.

Se ci limitiamo a raccontare soltanto l’ultima parte della loro vita, quella più drammatica, facciamo loro un torto. Dobbiamo raccontare il loro essere straordinari nell’assoluta normalità. La loro ostinata volontà di voler cambiare le cose. È grazie a questo atteggiamento che c’è stato un reale cambiamento. Ciò, forse, ci costringe a interrogarci su cosa stiamo facendo invece noi, nella nostra vita, contro le mafie.

✍️ @pif_iltestimone | Posted on 23/May/2022 22:06:50

Pif Instagram – Nato il 4 giugno 1972.
Pif Instagram – Qualche giorno fa è uscito un sondaggio, secondo cui #fratelliditalia è il primo partito in Italia. Allora mi sono chiesto: se #Meloni diventasse premier, come affronterebbe il problema dell’#evasionefiscale?

Me lo chiedo perché, qualche settimana fa, il governo #Draghi ha preso alcune iniziative per affrontare il problema dell’evasione fiscale. Ma secondo Giorgia Meloni si tratta di “una stangata per i commercianti”. 

Quindi, il sottotesto qual è? In questo momento di difficoltà, lasciamoli un po’ evadere. Mentre Matteo #Salvini propone «pace fiscale e rottamazione per le cartelle esattoriali di importo ridotto».

Ora, è vero che i commercianti stanno vivendo un periodo terribile fra la pandemia, la guerra, l’inflazione. Ma in quale paese moderno proiettato verso il futuro si utilizza l’evasione fiscale come un mezzo per aiutare i commercianti? E poi, come facciamo a capire che il commerciante evade perché ha problemi e non evade perché è disonesto?

@pif_iltestimone

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