Home Actor Antonio Dikele Distefano HD Photos and Wallpapers February 2023 Antonio Dikele Distefano Instagram - dalla mia finestra non vedo roma. in giorni come questi penso che basterebbe una strada sul mare, quella pasticceria di lisbona che volevi tanto vedere. perché è andata così? anche cercarne continuamente il senso è diventato estremamente stancante. sono arrivato a credere di non andare bene, avere la certezza che situazioni come queste riguardino solo me. non mi hai più riscritto e ora so che i messaggi senza risposta, sono già un messaggio e soprattutto una risposta. hai rinunciato alla mia stanchezza, le mie indecisioni, i ritardi, i "non so" impantanati, al mio desiderio di andarmene da casa. dalla mia finestra non si capisce che è autunno, non si capisce che aspetto. oggi manchi ma quando c’eri avevo come la sensazione che fossi qui per ostacolarmi. mi cambiava la voce e tu dicevi sempre “lo dico per il tuo bene”. la tua capacità di ponderare le parole e di preferire, in alcuni casi, il silenzio. è un peccato non crederci più.

Antonio Dikele Distefano Instagram – dalla mia finestra non vedo roma. in giorni come questi penso che basterebbe una strada sul mare, quella pasticceria di lisbona che volevi tanto vedere. perché è andata così? anche cercarne continuamente il senso è diventato estremamente stancante. sono arrivato a credere di non andare bene, avere la certezza che situazioni come queste riguardino solo me. non mi hai più riscritto e ora so che i messaggi senza risposta, sono già un messaggio e soprattutto una risposta. hai rinunciato alla mia stanchezza, le mie indecisioni, i ritardi, i “non so” impantanati, al mio desiderio di andarmene da casa. dalla mia finestra non si capisce che è autunno, non si capisce che aspetto. oggi manchi ma quando c’eri avevo come la sensazione che fossi qui per ostacolarmi. mi cambiava la voce e tu dicevi sempre “lo dico per il tuo bene”. la tua capacità di ponderare le parole e di preferire, in alcuni casi, il silenzio. è un peccato non crederci più.

Antonio Dikele Distefano Instagram - dalla mia finestra non vedo roma. in giorni come questi penso che basterebbe una strada sul mare, quella pasticceria di lisbona che volevi tanto vedere. perché è andata così? anche cercarne continuamente il senso è diventato estremamente stancante. sono arrivato a credere di non andare bene, avere la certezza che situazioni come queste riguardino solo me. non mi hai più riscritto e ora so che i messaggi senza risposta, sono già un messaggio e soprattutto una risposta. hai rinunciato alla mia stanchezza, le mie indecisioni, i ritardi, i "non so" impantanati, al mio desiderio di andarmene da casa. dalla mia finestra non si capisce che è autunno, non si capisce che aspetto. oggi manchi ma quando c’eri avevo come la sensazione che fossi qui per ostacolarmi. mi cambiava la voce e tu dicevi sempre “lo dico per il tuo bene”. la tua capacità di ponderare le parole e di preferire, in alcuni casi, il silenzio. è un peccato non crederci più.

Antonio Dikele Distefano Instagram – dalla mia finestra non vedo roma.
in giorni come questi penso che basterebbe una strada sul mare, quella pasticceria di lisbona che volevi tanto vedere. perché è andata così? anche cercarne continuamente il senso è diventato estremamente stancante.
sono arrivato a credere di non andare bene, avere la certezza che situazioni come queste riguardino solo me. non mi hai più riscritto e ora so che i messaggi senza risposta, sono già un messaggio e soprattutto una risposta.
hai rinunciato alla mia stanchezza, le mie indecisioni, i ritardi, i “non so” impantanati, al mio desiderio di andarmene da casa. dalla mia finestra non si capisce che è autunno, non si capisce che aspetto. oggi manchi ma quando c’eri avevo come la sensazione che fossi qui per ostacolarmi. mi cambiava la voce e tu dicevi sempre “lo dico per il tuo bene”. la tua capacità di ponderare le parole e di preferire, in alcuni casi, il silenzio.
è un peccato non crederci più. | Posted on 13/Oct/2021 00:21:06

Antonio Dikele Distefano Instagram – Non starò più male per te un giorno, sarai lontana, io sarò bello da non crederci e tu non crederai che mi sarò abituato a non averti al mio fianco. E anche se sei stata la sensazione che la vita ad un tratto avesse voluto restituirmi qualcosa, vedendoti non mi sentirò più in colpa, perché si sbaglia sempre e l’ho capito tardi. L’ho capito quando la gola cominciava a strozzarsi per le lacrime e piangere in silenzio faceva un immenso rumore di solitudine. Non sai quanto avrei potuto darti se me l’avessi concesso. Non sai quanto ci soffrivo quando t’interrompevi come se certe cose non potessi capirle. Fare il possibile per non vederti sperando d’incontrarti, fare il possibile per dimenticarti sperando di fallire. Non ti chiederò più scusa per errori che non ho fatto, non mi scuserò più per la persona che non sono. Non terrò più dentro quello che realmente penso di te per non farti male, perché tu non mi hai mai protetto. Il dolore non aiuta a crescere, l’amore non cura le ferite, te le fa scordare, come i baci dopo i litigi. Non starò più male per te. Un giorno starò bene, e avrò un sorriso talmente grande che le persone che non vedo da un po’ non mi chiederanno “Dove sei finito?” ma “Dove sei iniziato?”.
Antonio Dikele Distefano Instagram – Oggi vi volevo raccontare una storia, la mia. 
Io sono nato in italia 29 anni fa, ma non ho la cittadinanza italiana.
Sono nato a Busto Arsizio, ho fatto tutte le scuole qui, sono uno scrittore, scrivo per Rizzoli, ho aperto una società ma sono comunque considerato uno straniero.
Nonostante io sia italiano, secondo la legge non lo sono. 
In tasca porto con me un passaporto angolano e per rimanere qui ho un permesso di soggiorno. 
Da quando sono piccolo tutti i giorni mi sono trovato a dover combattere contro una burocrazia che sembra formata solo da nodi difficili da sciogliere. 
Ci sono anche altri criteri a cui magari uno non pensa: per esempio un cittadino straniero è soggetto in qualsiasi momento alla possibilità di essere espulso. A volte penso a tutti quei ragazzi che non hanno un lavoro e sono ostaggi della bossi fini. 
Ostaggi della retorica e di chi parla di Ius Soli sportivo. 
Come se la cittadinanza fosse qualcosa che mi devo meritare, come se avessi bisogno di vincere un oro olimpico o di salvare un gatto da un albero per potermi sentire italiano  Se nasci in Italia, sei italiano no?  A prescindere se sei un atleta pluri-medagliato o un semplice impiegato. Sono italiano anche se non ho fatto nulla per meritarmelo. Perché ‘’essere italiani’’ non è una cosa che puoi meritarti, o meno.  Perché se io devo meritarmi di essere italiano e un altro invece lo è di diritto, come posso dire che non ci sono disuguaglianze? Come posso dire che il mio paese non è razzista?

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